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PIETRE D’INCIAMPO PER FERMARSI A PENSARESchermata_2020-01-27_alle_20.49.48.png

<<L’indifferenza ra cchiude la chia ve per comprendere la ra gione del ma le, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite a ll'orrore. L'indifferente è complice. Complice dei misfa tti peggiori.>>

(Liliana Segre)

 

È facile essere indifferenti, voltarsi dall’altra parte per non guardare.

Anche oggi ci sono mille occasioni che ci rendono indifferenti, che ci fanno dire: non è un problema mio.
Forse bisognerebbe pensare a come fare per non essere disinteressati e alla noncuranza provare a rispondere con il saper esserci, con il prendersi cura o, come piacerebbe a don Milani, con “l’aver a cuore”.

Abbiamo provato a farlo con i ‘nostri’ studenti, mettendo le nostre facce. Un
I ragazzi e le ragazze della Puecher hanno partecipato alla posa delle pietre d’inciampo di Giorgio Puecher (padre di Giancarlo) e di Davide Pedretti (partigiano che abitava non lontano dalle nostre scuole) entrambi morti in seguito alla deportazione a Mauthausen. Le classi quinte sono state al “Binario 21”.
Sono gesti semplici e tutti abbiamo la consapevolezza che non basta una canzone e una visita a un memoriale per cancellare il passato, ma questi gesti ci possono aiutare ad avere memoria, a ‘prendersi cura’ di ciò che è stato perché non ci siano altri indifferenti.
Avere a cuore o indifferenza?
Sta a noi scegliere.
Sta a noi ‘inciampare’ e fare memoria.
E non solo oggi.